Quale è l'altro significato del Salmo 122:6, e quale è il desiderio di Dio per Israele?

Pubblicato il 17 ottobre 2023 alle ore 23:04

"Pregate per la pace di Gerusalemme! Quelli che ti amano vivano tranquilli."(Salmi 122:6) 

Tutti vogliamo pace, specialmente in questi giorni con così tanti problemi e conflitti che succedono. Cosa potrebbe significare questo versetto oggi? Certo, ci dice di pregare per la
pace di Gerusalemme, ma cosa altro ci vuole dire? Ha da fare con la promessa di Dio verso la Sua nazione, Israele. Lui promette nella Sua parola che loro verranno alla conoscenza del Signore è il Salvatore Gesù Cristo. Pur essendo il popolo di Dio, loro non saranno salvati esclusivamente per questo.

"Fate dunque dei frutti degni del ravvedimento.
Non pensate di dire dentro di voi: “Abbiamo per padre Abraamo”; perché io vi dico che da queste pietre Dio può far sorgere dei figli ad Abraamo." (Matteo 3:8, 9)

Questo passo era diretto verso di loro dicendo che pure loro hanno bisogno di pentirsi e non saranno salvati solo perché sono discendenza di Abraamo. Dio ha per loro lo stesso desiderio che ha per ognuno: che lo possono conoscere pienamente ed avere una relazione con Lui. Questo può essere fatto solo in una maniera, e questo è tramite pentimento. Questo
pentimento è possibile per il sacrificio che Gesù ha fatto sulla croce. La Bibbia dice nei Romani 11:5 che ci sarà una parte di loro che riconosceranno questo.

"Così, anche al presente, c’è un residuo eletto per grazia." (Romani 11:5)

Conoscendo a Dio è il proposito primario, e conoscendolo porta una pace indescrivibile. Gesù è il principe della pace. Questa è la pace per la quale noi dobbiamo pregare quando preghiamo per loro. Sì, certo, desideriamo pure che tutti i conflitti si fermano e che non ci siano più, ma Dio ha detto che la pace perfetta sarà nel Suo regno e non qui sulla terra. Lui ha promesso a tutti quelli che credono, sia Giudei che gentili, a vivere nella nuova Gerusalemme. Qui spesso ci saranno dei tribolazioni perché il nemico - il diavolo ci attacca. La pace che noi proviamo con Gesù inizia qui per noi quando lo conosciamo e continua attraverso la eternità quando questa pace è completa. Gesù non ha detto che saremmo risparmiati dalle prove e tribolazioni nella vita. (Giovanni 16:33)

Li avremo, ma Lui ha promesso di accompagnarci lasciandoci la Sua pace. Questo è vero sia per Israele, sia per noi.

"Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio." (2 Corinzi 5:20)

Ad essere riconciliati con Dio significa che siamo in pace con Lui. Questo è il Suo desiderio per noi. Quando allora, noi preghiamo per Israele, dobbiamo desiderare soprattutto che il Suo piano, che è ad essere riconciliati con Lui, può essere compiuto per loro. Questa è la vera pace che deve venire a Gerusalemme. Questo è il Suo piano per loro. Non solo a stare in pace qui. C'è un nemico, e lui farà tutto il possibile a distrarci, tentarci e farci passare attraverso prove. Noi perseveriamo attraverso la potenza di Dio nelle nostre vite. Alla fine ci sarà una Gerusalemme celeste, che Dio ha promesso (Apocalisse 21:1, 2). Lì ci sarà una pace perfetta.

C'è una promessa eterna per Israele e per noi. Ci sarà una pace eterna con Gesù. Non qui sulla terra. La cerchiamo pure qui, tentiamo di evitare i conflitti, ma ci sarà sempre qualcosa che ci disturba. Qui in questa vita dobbiamo soprattutto cercare la pace che Lui offre alle nostre anime.


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