“La pietà, con animo contento del proprio stato, è un grande guadagno. Infatti non abbiamo portato nulla nel mondo, e neppure possiamo[o] portarne via nulla; ma avendo di che nutrirci e di che coprirci, saremo di questo contenti.” (1 Timoteo 6:6-8)
Vediamo questo passo dicendoci che avendo di che coprirci e di che coprirci, saremo di questo contenti. Sono state persone nel tempo e dei monaci che hanno compreso questo passo in maniera non completamente corretta e hanno iniziato a vestirsi in maniera povera soltanto per poter esprimere la loro pietà e fede. Io personalmente non credo che dobbiamo vedere in questa maniera questo passo. La fede non è una cosa che si mostra solamente nell’esteriore. Questi versetti parlano più dello sforzo e la fatica che mettiamo nel provvedere i beni per noi. Se per esempio, avendo un certo stile di vita, vestirsi bene, mangiare bene (sto mettendo dei vari esempi), non influisce la mia dedicazione al Signore e il tempo che ho per Lui, sta bene allora. Se dall’altra parte devo lavorare eccessivamente di più per provvedere queste cose per me, questo influisce in maniera negativa la mia fede e non ho tempo per il Signore, allora è male. Questo è ciò che questo passo significa per me.
A vestirsi bene e ad avere un buon stile di vita non è male per sé stesso. Il tempo e lo sforzo che mettiamo in esso invece è. Dio ci addetto di cercare prima a Lui in questa vita, e facendo questo, Lui provvederà per il resto (Matteo 6:33). Ciò non significa che non dobbiamo fare niente. Significa che dobbiamo lavorare, ma dobbiamo mettere a Lui nel primo posto.
Dobbiamo avere del tempo per Lui. Ad amarlo. Questo è uno dei primi comandamenti (Matteo 22:37, 38). Poi nello stesso capitolo, parla di persone ricche (1 Timoteo 6:9, 10).
La Bibbia normalmente si rivolge in una maniera più forte verso quelli che sono ricchi. Questo comunque non è per le ricchezze in sé, ma per il amore che loro hanno per essi. Ad amare qualcosa significa che tu dedichi tutto te stesso per esso. Non si può servire al Dio e a mammona (il denaro) nello stesso tempo (Matteo 6:24). Bisogna dedicarsi a Dio. Questo è possibile quando tu ricevi il Suo perdono e amore. Poi inizi a capire il valore che Lui ha per te. Perciò la Bibbia non parla direttamente contro le ricchezze, ma contro quelli che li amano. Perché l’attitudine è importante.
1 Timoteo 6:10 dice: “Infatti l’amore del denaro è radice di ogni specie di mali, e alcuni che vi si sono dati si sono sviati dalla fede e si sono procurati molti dolori.”
Qui si parla per l’amore del denaro, non per il denaro in sé.
Perciò un credente deve amare Dio al di sopra di tutto ed essere contento con ciò che Lui ha provveduto per lui. Lui deve avere pietà con animo contento. L'unica maniera per noi a raggiungere questo stato è ad essere soddisfatti con Lui. Dobbiamo avere Dio nelle nostre vite. Lui è Colui che riempie le nostre vite. Dobbiamo assaggiare “l’acqua viva” (Giovanni 4:13, 14). Questo è ciò che davvero soddisfa la nostra vita.
Possiamo vedere pure come le persone che non conoscono Dio tentano di riempirsi con ciò che il mondo offre, a lavorare e affaticarsi per compiere delle cose, ma non sono ancora contenti. Perché l’unica maniera in cui l’uomo può essere davvero contento è con il Signore.
La Bibbia non rigetta completamente i beni che usiamo in questa vita. È questione della attitudine che abbiamo verso essi. Una persona può considerare sé stesso ricco pure se non ha molto, ma ciò che ha e fa, pur essendo poco è considerato come una ricchezza. Ci sono delle persone che per un hobby o passione, per esempio, sono disposti a spegnere la maggior parte del loro tempo, piuttosto che per il vangelo.
A mettere Dio al primo posto non significa che vivremo in maniera povera e non avremo ciò che è necessario. Lui ci dice nella Sua parola che il giusto non sarà mai abbandonato.
“Io sono stato giovane e sono anche divenuto vecchio, ma non ho mai visto il giusto abbandonato, né la sua discendenza mendicare il pane.” (Salmi 37:25)
Lui provvederà ciò che è necessario per noi. Questo non significa che non dobbiamo per niente fare degli sforzi o lavorare. Dobbiamo lavorare ed adoperarsi, ma non eccessivamente di più di ciò che è necessario. Dobbiamo compiere i nostri doveri e provvedere per noi e le nostre famiglie, ma sopra tutto, dobbiamo dare priorità al Signore. Questa è la maniera giusta in cui Lui pure ci promette di aiutarci e a provvedere per noi.
Alcune volte vogliamo ad ottenere cose che sono eccessivamente buone. Più del solito. Vogliamo lusso. Questa non è una cosa necessariamente sbagliata. Dobbiamo soltanto considerare il costo. Perché facendo questo, potremmo trascurare ciò che è davvero importante. Proverbi 17:1 ci dice:
“È meglio un tozzo di pane secco con la pace, che una casa piena di carni con la discordia.”
Ci sono pure degli altri passi simili a questo.
“Meglio poco con il timore del Signore, che gran tesoro con turbamento.
Meglio un piatto d’erbe dov’è l’amore, che un bue ingrassato dov’è l’odio.”
(Proverbi 15:16, 17)
Questi versetti biblici parlano figurativamente del cibo, ma possono essere applicate a qualsiasi cosa nella vita. Alcune volte, lottiamo per ottenere qualcosa di buono, qualcosa di eccellente nella vita, ma con il costo di perdere la pace di Dio. Con il costo di trascurare Dio. Se noi siamo persone spirituali e valutiamo di più quello che proviene da Lui, daremo più priorità alle Sue cose. La maggior parte delle persone non fa questo, perché non lo conoscono. Ecco perché loro hanno bisogno di provare e vedere che il Signore è buono. Quelli che lo conoscono danno automaticamente più valore a ciò che viene dal cielo. Certo che i credenti, sono pure tentati a mettere il loro sguardo a ciò che c’è su questa terra, e lo potrebbero fare. Se è un tozzo di “pane secco” con la pace, dobbiamo allora scegliere questo, piuttosto che una casa piena di carni con la discordia.
Dobbiamo sapere che pure Dio può provvedere abbondantemente per noi. Dobbiamo soltanto metterlo al primo posto. A vivere bene e ad avere ricchezze non è qualcosa di sbagliato per sé. L’amore verso esso lo è. Se stiamo nella situazione di avere una buona vita e perfino ricchezze, ma nello stesso tempo diamo ancora priorità a ciò che è davvero importante, allora va bene.
Poi, apostolo Paolo ha detto che ha imparato a vivere in qualsiasi situazione lui si trovava.
“Non lo dico perché mi trovi nel bisogno, poiché io ho imparato ad accontentarmi dello stato in cui mi trovo.
So vivere nella povertà e anche nell’abbondanza; in tutto e per tutto ho imparato a essere saziato e ad aver fame; a essere nell’abbondanza e nell’indigenza. Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica.” (Filippesi 4:11-13)
Lui ha potuto a fare questo perché aveva Cristo fortificandolo e riempiendo la sua vita.
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